L'articolo di Marco Travaglio sul processo di Perugia annovera qualche pezzo di repertorio francamente esemplare. Lasciando da parte la questione dell'innocenza o della colpevolezza, che non ci interessano. Il primo, ovviamente, è la consueta attitudine di insegnare alle procure che si lasciano sfuggire una condanna come si fanno le cose, attitudine qui immalinconita da un velo di rammarico: "Ah..! se solo la Procura avesse messo in cassaforte la confessione di Amanda...". Una modesta proposta per ovviare ai problemi dei fondi per la giustizia: passiamo tutto a Travaglio. Condanne multiple e senza lamentarsi dell'assenza della carta delle fotocopie: tanto non verbalizza.
Ma il pezzo forte è quello delle "turbative esterne, che sarebbe il caso di rimuovere dai processi". Qui Travaglio dà il meglio di tutta la sua abilità: non può credere a quel che dice. Il profano non lo capisce, ma è un esercizio di alta retorica, come nelle antilogie dei sofisti, che si vantavano di sostenere con egual efficacia una tesi e il suo contrario. Le pressioni americane sono "indicibili". Uno si immagina Roosevelt e la politica del "big stick", il caso Perdicaris: "This government wants Perdicaris alive or Raisuli dead!". E infatti: "a che titolo il Dipartimento di Stato esprime soddisfazione per la sentenza?" A titolo di Dipartimento di Stato, sembrerebbe, visto che tra le altre cose si occupa degli affari esteri. Avranno la loro influenza, come l'avrebbe dovuta avere il governo italiano nel caso Battisti. Solo che quando non ce l'ha il governo italiano è Mastella che è un cretino, quando ce l'hanno gli altri è "indicibile". Poi c'è il solito riferimento agli avvocati-parlamentari, qui un po' forzato, ma buttato lì a piacere, come la rucola sulla pasta, per rafforzare il gusto. Ma l'apice, il pezzo di bravura è l'intemerata sul "conseguente processo televisivo, dove solo i difensori possono
parlare, mentre i pm no, dunque è tutto sbilanciato sulla difesa". Qui, davvero, non serve aggiungere commenti. Applauso.
(Il Dipartimento di Stato statunitense esercita indicibili pressioni sulla Corte d'Assise d'Appello di Perugia)
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