giovedì 15 dicembre 2011

Il fascista che non t'aspetti

Vivendo all'estero, fa sempre piacere aggiornarsi sulle ultime tendenze della società italiana. Ad esempio, a causa dei recenti fatti di cronaca, ho raccolto qualche notizia su questo inedito fenomeno dei fascisti atipici di CasaPound, fenomeno che, forse proprio a causa della sua eccentricità, ignoravo totalmente. Pensavo infatti, nella mia ingenuità, che si trattasse di comuni fascisti. Ho invece appreso, tanto per cominciare, che il punto di riferimento politico del movimento sarebbe Benito Mussolini. È pur vero che la loro bandiera ha una casuale somiglianza cromatica con quella del Terzo Reich, ma non bisogna farsi ingannare perché, tanto per dire, la loro ala studentesca sfila con bandiere nere graziosamente decorate da una folgore bianca. Visti in foto, sono tendenzialmente rasati e vestono per lo più giubbotti di pelle nera e anfibi. Tra le manifestazioni inedite, si segnalano pellegrinaggi a Predappio e celebrazioni della Marcia su Roma. Ma quel che vale la pena sottolineare è la spiccata vocazione intellettuale di questa eclettica compagine: oltre a fregiarsi del nome di un famoso poeta (per di più straniero!), risulta infatti che abbiano un forum online chiamato "ideodromo", e una band che suona brani intitolati, tra l'altro, "nel dubbio mena" e "cinghiamattanza". All'udire quest'ultimo, i militanti usano togliersi la cintura e prendersi a cinghiate a vicenda.

4 commenti:

  1. Spassosissimo! Chissà chi se l'è inventata questa storia dei fascisti intellettuali, ma colpisce che tutti i giornali la riprendano senza la minima verifica, come tanti pecoroni...

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  2. ma soprattutto dei fascisti atipici. Più tipici di così... che pretendono, che girino per la strada in orbace e fez fischiettando "allarmi siam fascisti"?

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  3. Ma molti di quelli che bazzicano Casa Pound saranno pure così, solo che i dirigenti prima li attirano grazie a comizi e concerti, li usano come manovalanza e per fare proselitismo tra gli ultras e quando si mette male se ne dissociano, come ora che giurano che l'omicida di Firenze era solo una sorta di simpatizzante, tra l'altro insospettabile("un intellettuale - parola del presidente Iannarone - uno che scriveva libri" - sì, dei romanzetti esoterici tra Lovercraft e i Protocolli, di cui uno autodefinito 'la risposta a "Il cimitero di Praga" di Eco') Sono astuti, costoro, basta dare un'occhiata sul loro sito web italiano e leggere il Programma: toni pacati, ragionevoli, argomenti financo condivisibili che nascondono le tematiche fascistoidi sotto formulette socio-economiche difficilmente realizzabili ma accattivanti, virate alla collaborazione tra i popoli e la liberazione dal giogo delle banche (ovviamente tratteggiando in filigrana il consueto giudeo col cilindro e il piede caprino che starebbe dietro a ogni pseudo-complotto plutocratico contro l'Italia - si ventila anche una sorta di Santa Alleanza con la Federazione Russa!). Mentre gli esasperati vorrebbero chiudere la bocca ai nuovi fascisti loro sfruttano la libertà d'espressione e si presentano provocatoriamente dove sanno di suscitare maggiore scandalo: anche a Cuneo han pensato bene di aprire una sede nei pressi della sinagoga pubbliccizzando la cosa in modo che quei pirla degli Antagonisti corressero 'a fare giustizia', così dopo la baruffa hanno potuto recitare la parte delle vittime invocando il rispetto della democrazia. Sono in aperta polemica anche con le altri correnti neofasciste, tra cui Forza Nuova, e credo stiano lavorando alacremente per metterli in cattiva luce e sostituirsi ad essi come interlocutori privilegiati della Politica. Iannone a Radio3 ha fatto anche sapere che va spesso a fare volontariato in Africa, sfruttando abilmente un argomento che da noi conferisce automaticamente credito a chi lo usa (io abbraccio i bimbi di colore, quelli denutriti, e voi mi accusate di razzismo?!) e dichiarandosi 'sconvolto e atterrito per l'orrendo crimine' per il quale ritiene che si debba parlare dell'atto sconsiderato di uno psicopatico...in ogni caso, niente a che vedere con noi. Però scrivere "Contro i gironi infernali della società multirazzista proponiamo la rimozione della cause
    dell’immigrazione" è rischioso: potrebbe essere pure decontestualizzato e mal interpretato da qualche mente disturbata, magari alimentata da convegni, concerti e conversazioni all'insegna di troppe cinghiate sulla zucca. In sintesi, vogliono sembrare a tutti i costi 'atipici' (certo, se il paragone è con quei coglioni curvaioli della 'Militia' del camerata Boccacci, quello che voleva farsi saltare con la sinagoga di Roma...) in modo da distogliere l'attenzione dal fatto che sono sempre gli stessi, tipicamente fascisti.

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  4. Forse mi è chiara la necessità dell'alleanza con la Russia: in previsione che ritorni una nuova epoca di pogrom è meglio rivolgersi a chi nel campo vanta una solida tradizione...per fare le cose bene, lasciamo spazio ai professionisti.

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