«E in tanto è proceduta la cosa, nata dai bisogni del Comune e i servigi di San Giorgio, che quello si ha posto sotto la sua amministrazione la maggiore parte delle terre e città sottoposte allo imperio genovese; le quali e' governa e difende, e ciascuno anno, per publici suffragi, vi manda suoi rettori, sanza che il Comune in alcuna parte se ne travagli. Da questo è nato che quelli cittadini hanno levato lo amore dal Comune, come cosa tiranneggiava, e postolo a San Giorgio, come parte bene e ugualmente amministrata: onde ne nasce le facili e spesse mutazioni dello stato, e che ora ad un loro cittadino, ora ad uno forestiero ubbidiscono, perché non San Giorgio, ma il Comune varia governo. [...] Esemplo veramente raro e da i filosofi in tante loro imaginate e vedute repubbliche mai non trovato, vedere dentro ad uno medesimo cerchio infra i medesimi cittadini, la libertà e la tirannide, la vita civile e la corrotta la giustizia e la licenza: perché quello ordine solo mantiene quella città piena di costumi antichi e venerabili; e se gli avvenisse, che con il tempo in ogni modo avverrà, che San Giorgio tutta quella città occupasse, sarebbe quella una republica più che la viniziana memorabile».
(Machiavelli, Istorie Fiorentine)
The world’s first modern, public bank: il Financial Times sul Banco di San Giorgio
Le fonti:
Il sito del prof. Giuseppe Felloni
L'archivio del Banco
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