Mi permetto: un modesto consiglio al prossimo sindaco di Genova, chiunque sarà. Faccia un falò. Non delle vanità, che piacerebbe forse ai genovesi epigoni (in sedicesimo) del Savonarola. Faccia un falò delle banalità. Anzi, dei luoghi comuni. Via tutto: De André, le litanie di Caproni, i camalli, i caruggi, le bagasce. Aria nuova, per la Diana! Basta con tutti quei luoghi comuni triti e ritriti, repertorio buono per un qualsiasi giornalista della Repubblica, quando il giornale lo manda a mangiarsi la farinata in Sottoripa. Via, via.